"I campi di lavoro forzati non sono poi cosi' male. Ce ne hanno fatto visitare uno al corso di addestramento di base. Ci sono le docce, e letti con i materassi, e attività ricreative come la pallavolo. Attività artistiche. Si possono coltivare hobby come l'artigianato, ha presente? Per esempio, fare candele. A mano. E i familiari possono mandare pacchi, e una volta al mese loro o gli amici possono venire a trovarla - Aggiunse: - E si può professare la propria fede nella propria chiesa preferita.
Jason disse, sardonico: - La mia chiesa preferita è il mondo libero, all'aperto." (Philip K. Dick)

venerdì 31 ottobre 2014

Al Salone del Gusto il cibo è la nostra Terra...

da: Farro & fuoco - alimenta il conflitto

Si è svolto in questi giorni di fine ottobre il Salone internazionale del gusto 2014 – Terra Madre, evento che l’associazione onlus SlowFood, insieme a svariati partner privati e istituzionali, organizza ogni due anni a Torino.

Le migliaia di animali non umani coinvolti -sfruttati, ingabbiati, brutalizzati e ammazzati per il loro miele, per il loro latte, per le loro uova, per le loro carni- hanno purtroppo già compreso sulla loro “pelle” cosa serva per organizzarlo e farlo funzionare, sfortunati personaggi di un evento che si è nutrito e si nutre di loro. Anche gli abitanti umani della zona di Torino e delle valli limitrofe dovrebbero ormai sapere cosa portino i grandi eventi e poco cambia se il Salone è ospitato in strutture già esistenti: trasformazioni coatte del territorio e quartieri sotto pressione economica, esborso di denaro pubblico indirizzato all’economia degli eventi e del turismo e spese di gestione di infrastrutture sottoutilizzate o in disuso a carico delle amministrazioni locali. Le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006 ne sono un esempio, gravando ancora in maniera significativa sui bilanci di alcuni Comuni della Val Susa o della Val Pellice, oltre ad aver compromesso definitivamente delimitati, ma importanti habitat boschivi e montani.

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lunedì 6 ottobre 2014

11 ottobre a Milano: antispecist* al corteo No Expo


da: antispefa.noblogs.org

CORTEO NOEXPO
Sabato 11 ottobre 2014 h 15.00 a Milano
Sabato 11 ottobre, a Milano, sfilerà un corteo organizzato dalla rete Attitudine NoExpo come momento di protesta nei confronti del grande evento milanese.
Alcune individualità antispeciste, antirazziste e antifasciste hanno deciso di parteciparvi esplicitando in uno spezzone del corteo la loro posizione nei confronti di ciò che Expo rappresenta: un pericoloso strumento neoliberista che ambisce a generare profitti e instaurare modelli di governance sulla pelle di uomini, di animali e del pianeta.
Si invitano pertanto a partecipare tutti gli antispecisti e tutte le antispeciste che, fatto proprio il collegamento tra la lotta di liberazione animale con le altre lotte di liberazione umana e della Terra, hanno deciso di:
  • Non credere al capitalismo che, coinvolgendo onlus e reti di volontariato e parlando di “risorse”, si definisce sostenibile per cercare consenso e legittimità.
  • Rifiutare il claim di Expo “Nutrire il pianeta” perché basato su schiavitù, sofferenza e morte e denunciare la retorica del “benessere animale” di partner quali Coop, Slow Food e Eataly.
  • Sbugiardare partner come Nestlè, Coca-Cola, DuPont e Selex Es, perché attivi nella distruzione del pianeta, nella ricerca bio-tech, nella produzione di OGM e nel controllo militare e nel controllo delle vite.
  • Opporsi alla devastazione della natura e degli habitat che Expo porta con se’.
  • Denunciare le opere “connesse” al grande evento -come TEEM, Pedemontana e Brebemi- e additare come corresponsabili quelle società che contribuiscono alla trasformazione imposta ai territori. Tra queste figura DHL, società che opera anche nel trasporto di primati utilizzati per la vivisezione e contro cui si è sviluppata una campagna internazionale di liberazione animale chiamata “Senza ritorno” (“Gateway to hell”).
  • Rifiutare l’appoggio a Expo in ogni sua sede e modalità perché non esiste liberazione se non operiamo contro ogni forma di dominio e di controllo sulle esistenze.
Per “nutrire il pianeta”, cioé per garantire un futuro agli esseri viventi e alla Terra, non abbiamo bisogno di Expo, ma della fine della schiavitù umana e non umana.
Ci vediamo in corteo a Milano sabato 11 ottobre, con partenza alle 15.00 piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale).