La valorizzazione delle razze o specie
autoctone, a sfavore degli individui che appartengono alle altre in
competizione, riconduce alle annose campagne americane contro il
lupo grigio a favore del lupo rosso "puro", finite ad un certo
punto con la dimostrazione che il lupo rosso era in realtà frutto di un
incrocio fra il lupo grigio e il coyote. Insomma gli umani, anziché
aggiornare le ricerche naturalistiche, tendono ad ancorarsi a quello che
viene considerato l'ordine naturale delle cose come
dogma immutabile.
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scoiattoli grigi |
Ma il dogma della specie, se conduce
all'azzeramento del valore degli individui, come quasi sempre accade, nasconde
lo specismo: l'idea cioè che gli umani possano controllare i viventi
plasmandoli secondo propri disegni mentali o esigenze anche di semplice
catalogazione, spesso con distorte spiegazioni pseudodarwiniane sul concetto di
importanza delle specie quali anelli della catena evolutiva. In realtà è stato
ormai ampiamente provato che l'estinzione di una specie, la sostituzione
di una specie da parte di un'altra, fa parte dell'evoluzione
esattamente quanto lo sviluppo di specie nuove o l'adattamento di
specie non autoctone a nuovi habitat.
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Marius, ucciso allo zoo di Copenhagen |
Dunque: perché, contro tutte le
dimostrazioni scientifiche già attuate, le specie continuano ad essere
considerate così importanti? I motivi essenziali si possono così
sintetizzare:
1) per valore estetico , al pari del paesaggio o
delle meraviglie naturali;
2) per valenze simboliche
inerenti all'appartenenza al pari di razza, classe, ecc...;
3) per l'esercizio del dominio, per cui si ritiene lecito compiere
anche azioni lesive sugli individui coinvolti in una pratica di
selezione.
Per approfondire la questione bisognerebbe anche
considerare come siano normalmente "recuperate" alcune
specie ormai in prossimità di estinzione, obbligando alla segregazione alcuni
degli ultimi esemplari (spesso arrivano notizie eclatanti anche dagli zoo
per fare cassetta con la meraviglia da baraccone dell'ultimo esemplare uscito
vivo o morto dall'arca di Noè) e si aprirebbe un altro doloroso capitolo a
dimostrazione che tutto ciò che comunemente viene sdoganato
come ambientalista, in realtà nasconda un'altra
oscura faccia dello specismo.
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