"I campi di lavoro forzati non sono poi cosi' male. Ce ne hanno fatto visitare uno al corso di addestramento di base. Ci sono le docce, e letti con i materassi, e attività ricreative come la pallavolo. Attività artistiche. Si possono coltivare hobby come l'artigianato, ha presente? Per esempio, fare candele. A mano. E i familiari possono mandare pacchi, e una volta al mese loro o gli amici possono venire a trovarla - Aggiunse: - E si può professare la propria fede nella propria chiesa preferita.
Jason disse, sardonico: - La mia chiesa preferita è il mondo libero, all'aperto." (Philip K. Dick)

sabato 8 settembre 2012

IO NON SONO UN PREMIO!

dalla newsletter del Collettivo Antispecista, riceviamo una segnalazione con invito a protestare contro il BioFestival di Grottammare, nell'ambito del quale viene messo in palio, come premio, un vitello. Di seguito le nostre brevi considerazioni sulla vicenda.

Come accade talvolta (sempre più spesso, sembrerebbe) la diffusione dell'agricoltura biologica, serve, fra le altre cose, a rendere più accettabile lo sfruttamento e l'uccisione degli animali, come se sfruttamento e uccisione potessero essere più o meno sostenibili a seconda di quanto inquinano o della qualità del "prodotto finale". In questo caso, il tentativo sembra quasi maldestro. Alla lotteria del Biofestival di Grottammare (Ap) del 7-9 settembre viene infatti proposto come premio un vitello. Evidentemente, per gli organizzatori, considerare un essere senziente alla stregua di una merce fra le tante sembra lecito, se tutto avviene con il marchio "bio"...
Di seguito gli indirizzi a cui scrivere per protestare contro questa scelta:


e.malavolta@aiab.it; info@toralsrl.it; aiab.marche@aiab.it;sindaco@comune.grottammare.ap.it;info@legambientesbt.it

cc: sanbenedetto@corriereadriatico.it; cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net;laprovinciamarche@libero.it; ansa.ancona@ansanet.it; tg.marche@rai.it;arcanimali@tiscali.it;