"Immaginare e costruire una Fattoria veramente felice è possibile, ed è
un posto nel quale la rinuncia totale allo sfruttamento degli animali
non umani annienta la catena del dominio, invece di spezzarne solo
qualche anello. Un posto nel quale rinunciare finalmente a tutte le
forme di oppressione, non solo a qualcuna.
E solo lì il maialino pirata, tristemente guercio, potrà veramente trovare la felicità, libero da sofferenza, tortura e morte".
Segnaliamo un interessante articolo sulla campagna Genuino Clandestino, che ne analizza le contraddizioni e il riferimento alla "fattoria felice", quell'immagine bucolica ben descritta e criticata da Troglodita Tribe nel libro di cui abbiamo già avuto occasione di parlare, "La fattoria (in)felice: animali e contadini".
L'articolo è pubblicato sul blog Intersezioni, e potete trovarlo qui:
Buona lettura!