Grazie Coop! La tua attenzione (possiamo darci del tu, vero?
visto che la Coop sono io…) nei confronti del benessere animale mi
commuove. Sono esterrefatta per la sensibilità che dimostri nei confronti della
sofferenza degli animali, le tue premure per il loro benessere mi commuovono
potrei dire… fino alle lacrime…
E sei brava non solo da oggi. Continui a vincere premi peril consumo più etico e sostenibile. Coop, il tuo interesse per gli animali è
grandioso, sono orgogliosa che nei vai orgogliosa (la Coop sono io, no?).
Coop, ho visto le tue pubblicità negli anni: pezzi di animali esibiti come opere d’arte, artiste comiche che scherzano sugli
occhi morti delle triglie, inviti continui al consumo di carne… ma non mi
preoccupo: so che tu/io ci teniamo davvero agli animali. Che possano vivere, e che diamine, bene, prima di diventare prodotti sostenibili, anzi, etici. Se son
morti felicemente ci sono ragioni ancora più buone per mangiarli con gioia.
Grazie Coop che mi rincuori dai crucci che stavano iniziando a farmi perdere l’appetito.
Ora sto tranquilla e felice.
Coop, il premio Good Chicken mi fa comprare il pollo con tutto
un altro gusto. Adesso che so che il pollo Coop ha migliori condizioni di vita,
me lo ingurgito con piacere doppio. Anche le fantastiche uova di galline
allevate a terra. Che forte che sei (che siamo!)! Solo uova di galline che
invece che stare in piccole gabbiette stanno in grossi capannoni. Chissà come
si divertono in tutta quella beatitudine…
Coop, posso dirti una cosa? Coop, il tuo/mio amore per gli
animali mi sta facendo respirare con fatica… E’ un amore che
soffoca… Coop, la tua/mia ipocrisia ha raggiunto livelli così schifosi
che inizio a stare male, mi gira la testa, mi fai/faccio schifo.
Coop, ti/mi darei un premio per il migliore scherzo di
cattivo gusto giocato sulla pelle degli animali.
Coop, se fossi una gallina e potessi dirti cosa penso,
credo che ti manderei bellamente affanculo.
Alessandra Galbiati